Ghetto di Venezia quartiere ebraico - Sinagoga_tedesca-credits museo ebraico

Una città nella città, ecco un itinerario del Ghetto di Venezia, tra Museo Ebraico, sinagoghe e ristoranti con cucina kosher.


Oltre alla Venezia del Carnevale, dei canali in festa, delle Regate storiche, dei magnifici Palazzi, c’è un’altra città. Meno conosciuta, più nascosta, ma non per questo meno interessante. Anzi, il Ghetto di Venezia ha una storia affascinante da raccontare se cerchi qualcosa di diverso dagli itinerari turistici più battuti. Seguici alla scoperta di un pezzo di storia e cultura di grande importanza per la città e per l’Italia intera.

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La storia del Ghetto di Venezia

Forse ti sorprenderà sapere che il Ghetto di Venezia è il quartiere ebraico più antico del mondo. Lo stesso termine “ghetto” deriva dal veneziano “getar” che significa fondere, perché in una particolare zona della città, quella di Cannaregio, si trovava anticamente la più alta concentrazione di fonderie.

Proprio qui, nel 1516, il governo della Repubblica stabilì che dovessero trasferirsi tutti gli ebrei: su un’isoletta circondata da canali, il cui accesso era possibile solo attraverso ponti chiusi da cancelli (che tra l’altro, sono ancora l’unica via esistente per entrare nel quartiere: potrai percorrerli nella tua visita). Coloro che vi abitavano avevano tutta una serie di obblighi e restrizioni, tra cui il divieto di uscirne di notte e in occasione delle festività cristiane.

Gli ebrei organizzarono quindi qui la loro vita e la fama del ghetto di Venezia divenne così celebre tanto che qui Shakespeare ambientò “Il Mercante di Venezia”, opera di grande successo anche oggi.

Il Ghetto oggi

Ai giorni nostri il Ghetto di Venezia è una vera città nella città, sviluppata prevalentemente in verticale (per la mancanza di spazio) tra campielli e calli e ti stupirai di notare come gli edifici e le sinagoghe siano ancora molto ben conservate. Curioso di sapere cosa c’è da vedere nel quartiere ebraico di Venezia? Ecco i punti di interesse da non perdere!

Il Museo Ebraico

All’interno del Ghetto puoi trovare il piccolo ma ricchissimo Museo Ebraico, fondato nel 1954 dagli stessi membri della comunità. Due le aree principali: da una parte quella dedicata alla liturgia ebraica e alle feste principali, con tanti cimeli e manufatti tessili e di arte orafa; dall’altra quella che racconta la storia delle persecuzioni del popolo ebraico, dalle origini ai campi di concentramento.

Ghetto di Venezia quartiere ebraico - Sinagoga_italiana credits museo ebraico

© Museo Ebraico Venezia

Il museo è aperto ogni giorno tranne il sabato, da giugno a settembre dalle 10.00 alle 19.00, da ottobre a maggio dalle 10.00 alle 17.30. Il biglietto di ingresso costa 8 euro (6 il ridotto).

Le sinagoghe

Le sinagoghe di Venezia rappresentano la vera anima del Ghetto: il luogo in cui la comunità si ritrovava (e si ritrova tuttora) per pregare, riunirsi, fare festa e prendere decisioni. Difficilmente riconoscibili dall’esterno, perché ricavate in edifici preesistenti, esse si trovano sempre all’ultimo piano, perché la religione ebraica impedisce di elevare costruzioni sopra i luoghi di culto.

Le puoi riconoscere dalle cinque grandi finestre allineate (il numero dei libri della Torah) e per le scritte in lingua ebraica sui muri. È possibile visitare la Scola Grande Tedesca (la più antica, edificata nel 1525), la Scola Canton, la Scola Italiana, la Scola Levantina e la Scola Ponentina.

Ghetto di Venezia quartiere ebraico - Sinagoga_levantina credits museo ebraico

© Museo Ebraico Venezia

Se vuoi entrare in questi luoghi e apprezzarne da vicino decorazioni e arredi sacri, sappi che puoi approfittare del biglietto Museo + sinagoghe che costa 12 euro (10 il ridotto), da acquistare presso il Museo.

Le calli e i sottoporteghi

Oltre a visitare i luoghi di culto, per respirare l’autentica atmosfera del Ghetto di Venezia è sufficiente passeggiare per le strette calli e i bassi sottoporteghi, immaginando come doveva essere la vita qui nei secoli scorsi: pensa che, nei momenti di massima espansione, in questo piccolo quartiere ebraico abitavano fino a 5 mila persone!

Quindi a Venezia si mangia kosher?

Una visita al Ghetto non può prescindere dall’assaggio delle specialità tipiche del luogo. Recati al forno per acquistare qualche dolce ebraico, oppure fermati a cena al Ristorante Gam Gam, un tipico ristorante ebraico a Venezia dove gustare i sapori della cucina kosher: tra moussaka, falafel e cous cous con verdure, potrai gustare i sapori di una tradizione culinaria antica e affascinante. Curiosità: sapevi che le sarde in saor, uno dei più celebri piatti veneziani, deriverebbero proprio dalla cucina ebraica?

Ghetto di Venezia quartiere ebraico - Ristorante Kosher a Venezia Gam Gam - credits Yari Simone Prete via Flickr

© Yari Simone Prete via Flickr

A Venezia con Italo

Raggiungere la laguna, con Italo, è molto semplice: hai a tua disposizione tanti treni AV per Venezia ogni giorno dalle principali città italiane (da Milano a Venezia, per esempio, ci vogliono solo 2 ore e 25 minuti). Dopo il viaggio “a pelo d’acqua” e l’arrivo a Santa Lucia, scendi dal treno e sei pronto per visitare la splendida Venezia, anche nei suoi quartieri più nascosti come il Ghetto!

 

Per la foto di copertina: © Museo Ebraico Venezia