Grattacieli di Milano - Citylife credits Urbanlife

Negli ultimi anni lo skyline del capoluogo lombardo sta cambiando: viaggio tra i grattacieli di Milano, dove architettura e business si incontrano.


Milano, si sa, è la città che non riposa mai, la “Mecca” del business e degli affari. Chissà quante volte hai percorso le sue vie immerso in telefonate di lavoro, con un occhio all’agenda e il pensiero rivolto alla prossima riunione… Eppure, il capoluogo lombardo è ricco di bellezze da non lasciarsi sfuggire, e basta alzare lo sguardo per scoprire lo skyline milanese ricco di grattacieli.

La necessità di nuovi spazi industriali e le idee avveniristiche dei migliori architetti al mondo stanno trasformando la città, donandole quello sviluppo verticale tipico di molte megalopoli estere, ma con uno stile ed un’eleganza tutti italiani.

Grattacieli di Milano - Porta Nuova credits La Stampa

© La Stampa

Il nostro consiglio – appena hai un po’ di tempo libero – è quello di vedere, e in alcuni casi, visitare, questi nuovi gioielli architettonici, magari in pausa pranzo o la sera – negli scorsi articoli ti abbiamo consigliato dove mangiare sano a pranzo a Milano, dove trovare un ottimo sushi e cosa fare la sera in città.

Seguici in questo viaggio tra i più interessanti grattacieli di Milano, dove il business incontra l’architettura.

Torre Unicredit: la protagonista di Milano Porta Nuova

Con i suoi 231 metri alla guglia, la Torre Unicredit è il grattacielo più alto d’Italia. Progettata dall’architetto argentino César Pelli e costruita dal Gruppo Hines, ospita dal 2013 il quartier generale del gruppo bancario, affacciandosi sulla futuristica piazza Gae Aulenti. La Torre Unicredit è costruita interamente in ferro e vetro, materiali che le conferiscono un aspetto leggero e che catturano e riflettono le sfumature del cielo.

Sai che per salire in cima all’edificio ci vogliono solo 58 secondi con gli ascensori superveloci? Da lassù si gode di una vista mozzafiato su Milano e si può ammirare da vicino anche lo Spire, una guglia di circa 85 metri che viene illuminata con diversi colori in occasioni speciali e che si ispira alle guglie del Duomo.

Grattacieli di Milano - Torre Unicredit

© Daniel Case

Le Tre Torri: il nuovo quartiere di Milano

La riqualificazione della vecchia Fiera è un’altra delle azioni che negli ultimi anni stanno cambiando il volto di Milano, segnando la nascita di CityLife: nel quartiere del Portello si fanno spazio nuove aree verdi, commerciali e residenziali, all’interno di quella che a progetto ultimato sarà una delle più grandi zone pedonali d’Europa.

A svettare sul complesso le iconiche Tre Torri (al momento solo due sono ultimate), i tre grattacieli di Milano intitolati ognuna ad una delle tre archistar a capo di questa rivoluzione urbanistica.

La Torre Isozaki (detta “il Dritto”), alta 209 metri e percorsa da ascensori panoramici che incorniciano gli uffici della compagnia assicurativa tedesca Allianz.

La Torre Hadid (detta “lo Storto”), caratterizzata da un impressionante movimento di torsione, che ospita il Gruppo Generali.

La Torre Libeskind (detta “il Curvo”), ideata come parte di una sfera che idealmente accarezza e avvolge l’intera CityLife, e che al momento è ancora in costruzione e si prepara ad ospitare la società di consulenza Pricewaterhousecoopers (PWC).

Palazzo Lombardia: la sede della Regione

Altra “nuova” icona di Milano è Palazzo Lombardia, sede istituzionale della Giunta Regionale dal 2011. Si tratta di un palazzo avveniristico in vetro e cemento progettato dagli studi Pei Cobb Freed & Partners di New York. Uno spazio che serve ad amministrare la regione ma che può anche essere attraversato e fruito dai cittadini.

In particolari occasioni (da verificare sul sito ufficiale), puoi visitare il Palazzo per vedere le originali “Colonne dell’Arte” realizzate da artisti noti ed emergenti e goderti la vista della città dall’alto dal Belvedere al 39esimo piano.

Il Pirellone: il capolavoro di Gio Ponti

Già sede regionale prima della costruzione di Palazzo Lombardia, il grattacielo Pirelli (o “Pirellone”) testimonia come il connubio tra grande architettura contemporanea e sedi lavorative non sia nato negli ultimi anni, ma abbia una radicata tradizione in città.

L’edificio, infatti, fu progettato negli anni 50 da un gruppo di architetti capitanati da Gio Ponti, che vi concretizzò le proprie riflessioni sull’integrazione tra forma e struttura. Oggi ospita il Consiglio Regionale e la relativa Biblioteca.

Curiosità: sapevi che il Pirellone è inserito nelle gare “run up”, in cui gli atleti devono salire di corsa tutti i suoi 710 gradini?

Grattacieli di Milano - Pirellone credits Icon Design

© Icon Design

Torre Breda: la prima a superare la Madonnina

Progettata da Luigi Mattioni e costruita tra il 1950 e il 1955, la Torre Breda sorge in via Vittor Pisani, a poca distanza dalla Stazione Centrale. Alta 116 metri (fu storicamente il primo edificio a superare la quota della Madonnina!), ospita nei primi otto piani uffici, nei restanti abitazioni di privati.

Fu edificata con dotazioni molto moderne per l’epoca: meccanismi di geotermia, posta pneumatica, tritarifiuti… Tutti elementi che lo classificarono inizialmente come “palazzo per ricchi”.

Torre Velasca: il gioiello anni 50

Concludiamo questo percorso nella Milano dei grattacieli con la Torre Velasca, vera pietra miliare dell’architettura meneghina che ha creato non poco scalpore quando è stata eretta. Sua principale caratteristica il fatto che il volume superiore sia maggiore di quello inferiore, struttura ispirata alla Torre del Filarete del Castello Sforzesco, ma da alcuni giudicata “brutta”.

Progettata negli anni 50 dallo Studio BBPR per riqualificare un’area del centro di Milano devastata dai bombardamenti angloamericani del 1943, Torre Velasca da una parte è un interessante esempio di stile “neoliberty” dall’altra rappresenta lo slancio verso l’economia del decennio successivo. Un edificio che ha fatto la storia, tanto che un suo modellino si trova in mostra al Centre Pompidou di Parigi.

Grattacieli di Milano - Torre Velasca dal Duomo credits Gary Ullah

© Gary Ullah

A Milano con Italo

Italo ti offre ogni giorno dei tanti treni giornalieri per Milano dalle principali città italiane. Sai che da Roma a Milano in treno ci vogliono solo 2 ore e 40 minuti per esempio? Che sia per una riunione, un colloquio o una fiera (come il Salone del Mobile), la prossima volta che ti trovi in città, ricordati di guardare in alto.

Abbiamo anche ottimi suggerimenti per scoprire Milano in due giorni!

Per la foto di copertina: © Urbanlife